Roseto. Domenica 27 settembre, nella soleggiata cornice del Palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi, nel rispetto delle prescrizioni anti contagio e con un numero limitato di partecipanti, si è svolta la premiazione dei vincitori della 11° edizione del premio letterario “Città di Cologna Spiaggia”, a cura dell’associazione culturale “Il Faro”, che ha visto la partecipazioni di poeti e scrittori provenienti da tutte le regioni d’Italia ed anche dall’estero. Quest’anno l’associazione ha proposto una manifestazione sobria, dove i veri protagonisti sono stati i componimenti poetici e narrativi degli autori vincitori. Dopo l’apertura, affidata alla giornalista Azzurra Marcozzi, presentatrice del premio, i saluti del vice sindaco Simone Tacchetti, della presidente de “Il Faro” Irene Gallieni e del presidente onorario Mario De Bonis. Anche quest’anno il premio ha potuto vantare una grande giuria di poeti e scrittori prestigiosi e pluripremiati: il presidente di giuria, il poeta, narratore e saggista Dante Marianacci di Pescara, il poeta Vittorio Verducci di Notaresco, la poetessa Elisabetta Freddi di Senigallia, la poetessa Fulvia Marconi di Ancona, la poetessa Loriana Lucciarini, la poetessa scrittrice Sara Palladini di Giulianova, la professoressa di lettere Addolorata Di Giallorenzo, la poetessa Sonia Giovannetti, la professoressa Santina Rampa, lo scrittore e libero pensatore Willy Piccini di Trieste, la poetessa e scrittrice Elena Malta di Pescara, la poetessa Patrizia Stefanelli di Itri, la scrittrice Lorena Marcelli di Roseto, la scrittrice e giornalista internazionale Francesca Mereu, lo scrittore giornalista critico letterario Paolo Montanari di Pesaro e lo scrittore Carlo Barbarossa.
A salire sul podio per
la sezione Poesia in Metrica l’autore Gianni Bianchi di Cesena con la poesia
“Dirò di te”, al secondo posto un ex aequo con “Il vento e l’uragano della
poetessa Silvia Cozzi di Monterotondo e “Vorrei averti ancora” del poeta
Vinicio Ciafrè. Terzo posto per Miryam Mantegazza di Milano con la poesia
“Conchiglia”. Ad aggiudicarsi il primo premio nella sezione Poesia il Lingua
Monia Casadei di Cesena con la poesia “Vieni a cercarmi dentro una fessura”, al
secondo posto Vittorio Di Ruocco di Montecagnano con “Il vento silenzioso della
morte”, al terzo posto Maria Grazia Franceschetti di Rovigo con “L’ultimo
approdo” e al quarto Maria Michela Punzi di Ancona con “L’incanto”.
Per la sezione Poesia in Dialetto al primo posto Pierpaolo Buzzacconi di
Cerveteri Roma con la poesia “Nove e Novanta”, al secondo con “Na notte
maledetta” il poeta Luciano Gentiletti di Rocca Priora e al terzo il poeta
Vinicio Ciafrè con “E’ belle recurdà”.
Per la sezione Silloge
Poetica si è classificato primo il poeta Raffaele Giannantonio di Sulmona con
la silloge “Diciasette”, secondo Roberto Ragazzi di Trecenta con “Di luci e di
ombre” e terzo Enrico Maria Marcelli di Martinsicuro con la silloge “Il verso
libero li ha stanati tutti”. Per la sezione Racconto Breve i premiati sono
stati gli autori Paolo Pergolari di Castiglione del lago con il racconto
“Orizzonti Verticali” al primo posto, Claudia Feroce di Trieste con “La rondine
che migra” al secondo posto e Maria Adelaide Rubini di Roseto con “Appunti di
cammino quotidiano”. La sezione Racconto Storico ha visto premiati gli
scrittori Ermanno Pierpaoli di Fano con il romanzo “Tuscia” al primo posto,
Myriam Mantegazza di Milano con “Prova alchemica” al secondo posto, Lucio Sadon
di Rocchetta a Volturno con il romanzo “cuore di ragno” al terzo posto. Da
segnalare tra i vincitori delle sillogi poetiche e di racconti e romanzi gli
autori delle case editrici locali “Di Felice Edizioni” e “Artemia Nova
Editrice” (come Enzo Delle Monache con il romanzo “Quando un fiume muore” e
Aneta Marika Szyszkowska con la silloge “Un angelo per caso”).
Tanti, anche quest’anno, i premi speciali, come la Rosa d’Argento, consegnata
dal Comune di Roseto alla autrice Angela Flori di Alatri per il miglior
racconto a tema sociale, dal titolo “Thunder”; il Premio Teramo Nostra
assegnato alla promettente giovane autrice di Teramo Aneta Marika Szyszkowska
con la silloge “Un angelo per caso”; il Premio Poesia Breve assegnato a Claudia
Mancinotti di Teramo con la poesia “Ellade”; il Premio Euterpe assegnato alla
poetessa Maria Grazia Di Lisio di Teramo con “Passeggiata 1, Passeggiata 2,
Passeggiata 3”; il Premio “Arsenio Edizioni” alla poetessa Loretta Stefoni di
Civitanova Marche con la poesia “La figlia del vento”; il Premio Speciale
Giovani per la Poesia assegnato dall’Università degli Studi di Teramo al
giovane autore di Giulianova Leonardo De Lauretis, con la poesia “Accade”; il
Premio in ricordo del grande poeta Lucio Cancellieri è stato assegnato al poeta
Gaetanino Polidori di Nereto con la poesia “Er cambiamento …”; il Premio Città
di Notaresco ha visto vincere il poeta Gabriele Ireneo Recchia di Pianella con
la poesia “La ramacce”; il Premio Provincia di Teramo assegnato all’autore
Giovanni Di Girolamo di Bellante per la silloge “Buon compleanno … e di
tant’altro”; il Premio Speciale Giovanni per la Narrativa, che ha visto
trionfare il giovane autore Emanuele Rizzi di Cuneo per il racconto “L’orologio
a cucù”, con un riconoscimento assegnato dall’Università di Teramo; il Premio
Presidente Onorario vinto dall’autore Gabriele Andreani di Pesaro con il
racconto “L’infanzia del cuore”.
Non sono mancati, naturalmente, i grandi ospiti del mondo della cultura, che
sono stati omaggiati con importanti riconoscimenti. Tra questi il Premio alla
Carriera che quest’anno è stato consegnato al poeta Daniele Cavicchia. Nato nel
1948 a Montesilvano (Pescara), dove risiede, Cavicchia ha pubblicato numerose
raccolte poetiche. Ha collaborato a “L’Informatore librario”, a “Il Messaggero”
e diretto due riviste letterarie. È segretario organizzatore del premio di
saggistica “Città delle rose” e ha curato il premio “Ovidio” e il Festival
Internazionale di poesia “Moto Perpetuo” di Pescocostanzo. Sue poesie sono
state tradotte in inglese, ungherese, giapponese, ebraico, russo e tedesco.
Insignito, invece, con
il Premio per il Miglior Poeta Straniero il poeta di origine palestinese Ashraf
Fayadh, autore della silloge poetica “Epicrisi”, edita da Di Felice Edizioni.
Ashraf Fayadh è un poeta, regista, fotografo, pittore e curatore di mostre di
origini palestinesi nato in Arabia Saudita il 15 luglio del 1980. È uno degli
artisti di spicco ad Abha, la città in cui ha vissuto. Ha persino partecipato
alla Biennale di Venezia, rappresentando l’Arabia Saudita. Nell’estate del
2014, Fayadh è stato processato in Arabia Saudita per la sua raccolta di poesie
(che da allora è stata ritirata dalla circolazione) Le istruzioni sono
all’interno, che commenta le questioni sociali nel mondo arabo, l’esilio,
l’amore, la situazione dei profughi. I tribunali sauditi lo hanno condannato a
morte per il reato di apostasia e per la diffusione di idee blasfeme contro la
religione e il profeta, ma dopo una grande campagna internazionale a suo
sostegno e molta solidarietà da parte dell’opinione pubblica le autorità hanno
commutato la pena a 8 anni di reclusione e 800 frustate. Fayadh sta scontando
la pena in prigione nella città di Abha e sta ricevendo le frustate a più
riprese. Epicrisi è la seconda raccolta del poeta. Il premio è stato ritirato
dalla editrice Valeria Di Felice.